In questi mesi di sconvolgimento della vita, il cibo è diventato, in positivo e negativo, un protagonista di prim'ordine: fila ai supermercati, nuove ricette e nuovi cuochi, cucina come modo di passare il tempo insieme, ma anche, per molte famiglie senza lavoro, è diventato un'emergenza, come non si vedeva da tempo così in grande quantità.
Basta recarsi in un centro di aiuto, o Caritas per vedere di quanto sono aumentate le famiglie che chiedono la spesa o pacchi viveri.
Il cibo è un elemento importante per la nostra salute , ma anche un modo per condividere, per festeggiare, per comunicare.
Eppure molti genitori entrano in crisi nella condivisione del pasto con i bambini, croce e delizia per tante famiglie.
Da ricordare subito l'importanza, quando il lavoro lo permette, di mangiare insieme, senza tv e cellulari, sottolineando che il clima del pranzo o della cena condizionano molto anche l'alimentazione dei bambini.
Molti genitori rimangono stupiti, quando tornano a riprendere i bimbi dal nido o dalla scuola dell' infanzia, e ricevono l'informazione che il figlio ha mangiato pietanze, in particolare verdure, che a casa non vuole assolutamente assaggiare. L'imitazione per un bambino è fondamentale, mangiare con gli altri bimbi, con la maestra , chiacchierando, aiuta molto anche a "gustare" nuovi sapori.
Così pure, la non scelta , "c'è quello" e basta. Evitare di proporre tante possibilità di scelta.
In famiglia è necessario mangiare insieme le stesse cose.
Purtroppo le prime fasi della vita, come tanti altri campi di crescita, sono basilari per il futuro.
Uguale è l'alimentazione: l'ansia del genitore, le lotte e le rincorse, i sotterfugi per fargli aprire la bocca, la proposta di pasti alternativi, questi sono le azioni che fanno incentivare i comportamenti di rifiuto.
Fin da subito il proporre nuovi sapori, a distanza di tempo , in piccole quantità, presentandolo in un modo piacevole, sono modalità che possono aiutare a vivere questo momento più serenamente.
Così anche il mangiare con le mani, fino ad arrivare alle prime posate, dando la possibilità di pasticciare un pò, ma senza sciupare. Ecco l'altro valore da non scordare: in Italia ogni anno vengono buttati via dai 10 ai 20 milioni di tonnellate di prodotti alimentari.
Coinvolgere nella spesa, cucinare insieme, fargli fare la propria porzione che deve consumare, nessun spuntino prima di un pasto....e se salta un pasto non succede nulla!
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