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venerdì 25 ottobre 2024

Dormire per un bambino, è fondamentale per la  crescita.
 Dormire bene migliora lo sviluppo psico-fisico.
Il tempo del sonno, in un'età in cui il bambino si sta formando, almeno fino ai 10 anni, va assolutamente protetto. 
In particolare nella prima fascia  0-3, quando ci sono problemi di sonno  perché i bimbi sono combattuti tra il desiderio di stare con i genitori, le persone a cui vogliono bene, e la voglia di essere indipendenti.
Anche qui la regolarità dei tempi e momenti sono indispensabili, come le routine al nido.
Chiaro poi che l'applicazione di alcune regole per il buon sonno, da parte degli adulti, è il primo aspetto da cui partire.
Ma quali regole?
In questo periodo storico la prima regola da rispettare è non dare e usare il cellulare a letto. Gli studi confermano l'accumulo di neurotossine, che agiscono sul sistema nervoso, e causano disturbi del sonno e insonnia cronica. Prima di coricarsi evitare bevande con caffeina ( cioccolata, coca cola, tè). Non fare giochi di movimento che possono interferire con l'addormentamento. Stare vicino al bimbo fino all'addormentamento ( se ha problemi o piange)  senza colmarlo di attenzioni. Creare un rituale per l'addormentamento fissando orari regolari per il sonno e dormendo nel proprio letto. 
Sicuramente la ninna nanna cantata dal genitore occupa un posto privilegiato, rafforzando il legame tra bimbo e genitore.
 Importante è ricordarsi che ogni bimbo è diverso...non esistono regole che vanno sempre bene per tutti.
l'importante è tenere un atteggiamento tranquillo che trasmetta serenità al bambino.

 





venerdì 4 ottobre 2024


 E' giusto che sia il bambino a scegliere? Esiste giusto e sbagliato per il bambino?

 Prima di tutto dobbiamo distinguere tra bisogno e desideri. 
Un bambino che chiede di giocare o avere un cellulare... non è certo un bisogno, ma un desiderio.
 A questo punto sta al genitore  porsi come "specchio" per andare un pò oltre la superficie della richiesta e capire il sentimento del bambino e il motivo della richiesta.
L'educatore si deve sentire libero di dire si o no davanti alla richiesta del bambino, in base alla situazione del momento. Davanti alla chiarezza e l'onestà della risposta sarà come fare i conti con le necessità e i sentimenti degli adulti che ha vicino. E la rabbia o il capriccio, accettati dall'adulto con pazienza e calma, diventeranno per il bambino scuola per accettare più velocemente i sentimenti negativi e le frustrazione. Davanti ai si, sarà un modo per condividere la gioia.
Sicuramente sui comportamenti e le scelte dei bambini influisce l'ambiente e le testimonianze delle persone che ha attorno nella vita di tutti giorni.
Se un comportamento negativo è seguito da condizioni negative e spiacevoli, diminuisce la frequenza della ripetizione del comportamento