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venerdì 30 giugno 2023

"DA SOLI CI SI PERDE, INSIEME SI VA LONTANO" Andrea Canevaro pedagogista italiano scomparso l'anno scorso,.

In questi giorni di fine anno educativo e scolastico, nella fascia 0-6 anni, molto spesso nella verifica degli obiettivi, nell' esaminare la "fotografia " del gruppo dei bambini e di ogni bambino, le educatrici riportano come molto spesso i bambini che hanno difficoltà, o hanno diagnosi, sono ben voluti da tutti , le attenzioni sono tante, così come la voglia di riprovarci se un'esperienza è stata non proprio positiva.

Senza troppi ragionamenti si accettano tutti, condividono, litigano, si abbracciano, ridono o piangono.

Vivono il gruppo come un grande piatto, dove tutto è possibile assaggiare, ma tutto è diverso, nei colori, sapori, quantità, spessore. Insieme è buono , bello e gustoso

L'inclusività è anche questo, è conoscersi, apprezzarsi è"...la capacità di cogliere l'inaspettato è un occasione fondamentale da non perdere. Ci può restituire solo cose belle". A. Canevaro




Inclusività è accoglienza
Ma spesso noi adulti siamo in difficoltà davanti al disabile, allo straniero a chi è diverso...
Con i bambini è importante parlare, ascoltare, valorizzare gli interventi di tutti.
Scegliere e leggere dei buoni libri  dove anche attraverso il disegno, linguaggio universale, tutti posso seguire, capire, riflettere.
Fare giochi cooperativi, dove nessuno vince, ma si vince insieme, trovando la modalità per uscire da una situazione complicata.
Vivere e imparare il rispetto per tutti, a proteggere tutti
Ricordiamo che i bambini imparano dall'esempio di noi adulti, che davanti ai bambini è importante essere sinceri con esempi concreti, utilizzando il linguaggio con cura, senza definizioni o etichette che poi influenzano i rapporti. 
La diversità esiste, ma mai come cosa negativa.




 

venerdì 9 giugno 2023

Dopo un disastro naturale, che sia terremoto, o in questo caso alluvione, possono esserci tante reazioni , da parte della popolazione. Tutti hanno visto e sottolineato come in particolare i giovani sono stati disponibili per dare una mano a pulire, a ripartire.
Ma anche il senso di comunità, in un condominio, o una zona della città, è emerso, dove tutti hanno collaborato per aiutarsi a vicenda .
Chiaramente la rabbia, il chiedersi perché e quali responsabilità, sono stati sempre presenti in tutti e in tutto il periodo.
Ma...
dopo circa un mese é iniziata una certa anarchia, una libertà personale nel farsi le regole da soli, perdendo di vista l'insieme.
Ecco con i bambini é necessario la costanza negli atteggiamenti e nelle scelte.
Le regole servono per vivere insieme, come comunità, nel rispetto dei diritti e delle cose di tutti.
Con i bambini possiamo anche riflettere insieme su quali sono le regole per un gioco, nella gestione del materiale, nel come trattare un libro, come dialogare nel "cerchio" dove si ascolta, si risponde, si espone la propria idea. Usando sempre gentilezza e fermezza.
 Di qui nasce la coscienza individuale e la conoscenza di quella degli altri, notando uguaglianze e differenze. Un bambino può provocare, fare capricci...è in quel momento che "chiede che gli venga insegnata una regola". Sgridarlo e basta é perdere un'occasione importante.
Decise le regole siamo i primi, come adulti a rispettarle, a correggersi insieme.
L'educazione civica parte con i bambini, ma come sempre l'esempio é degli adulti.