In questo periodo abbiamo riflettuto molto sul rispetto delle regole, per il bene di tutti.
Ma non può essere solo di regole e non solo per questo momento
Oggi mi voglio soffermare sull'educazione al RISPETTO, che stride abbastanza con ciò che vediamo intorno a noi .
Penso in particolare ai piccoli: i bambini tendono ad imitare i genitori, ma vengono anche influenzati da ciò che vedono in TV, pensiamo ad alcune trasmissioni dove chi urla più forte pensa di aver ragione, o nello sport, dove vincere viene prima di tutto.
Sta a noi creare, con loro, il clima giusto con i valori giusti
Essere rispettosi, fin da bambini, aiuta a essere sicuri di sé, imparando a non prevaricare gli altri e a rispettare ciò che ci sta intorno.
Questo può essere il risultato di buone pratiche, buone abitudini da vivere quotidianamente in famiglia e a scuola, come in palestra e nel tempo libero.

La metodologia migliore rimane sempre la coerenza degli adulti che trasmettono l'importanza del rispetto della comunità, delle persone e delle cose.
Un bimbo deve imparare a controllare i propri impulsi e l'adulto lo può aiutare quando, ad esempio, chiede scusa se ha sbagliato il tono, di un richiamo.
Il rispetto non è l'obbedienza che è ottenuta senza discussioni e basata spesso su punizioni o paure. Infatti così si può capire perché un ragazzino a casa è obbediente e a scuola no.
Proviamo fin da subito ad insegnare queste tre parole grazie, prego, perdono,
ricordando cosa dice il pedagogista brasiliano Paulo Freire "l'educazione non cambia il mondo, cambia le persone e le persone cambiano il mondo"
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