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venerdì 22 ottobre 2021

CIRCLE TIME....

ma cos'è, cosa c'entra con i bambini ...?

E' il tempo in cui, solitamente alla scuola dell'infanzia e non solo, all'inizio della giornata, si sta in cerchio e si dialoga, senza essere giudicati o valutati.

Ascoltare, sviluppare l'attenzione, stimolare il " raccontarsi" e apprendere, con curiosità, nuove abilità.

L'adulto facilita la discussione, fa rispettare le regole che insieme sono state stabilite: si parla uno alla volta, ci si ascolta, tutti hanno diritto di parola, si alza la mano per prenotarsi....tutto ciò con lo scopo di creare un clima collaborativo e amichevole. 

Ma soprattutto per conoscersi meglio, perché ognuno sia libero di esprimere i racconti della sua giornata, i suoi stati d'animo, " cosa mi piace e cosa no", rispecchiarsi nelle esperienze degli altri e perché no...risolvere i conflitti nati in un gioco, oppure per incomprensioni.

Tutto ciò lo si vive già fin dai 3 anni . 

Come adulto rimango sempre stupito della partecipazione, impegno e ascolto che mettono i bambini in questa esperienza.

E tutti hanno il loro momento, possono esprimersi con difficoltà e con i propri tempi....ma tutti aspettano. Nessuno è nella penombra, in secondo piano.

I bambini, se esistono le giuste condizioni, hanno sempre la possibilità di esprimersi, anche in casa, dare spazi e momenti ben precisi, con regole da rispettare da entrambe le parti. Possiamo davvero scoprire un mondo di emozioni e sentimenti, come di osservazioni e domande.

Così nasce una comunità dove tutti sono importanti.
 

venerdì 8 ottobre 2021

 "Questi sono i bambini nati durante il covid ". Così mi ha detto, in questi giorni,  un'educatrice nido.

Perché "questi"? 

 Settembre, ottobre sono i tempi  di inserimenti in comunità, sezioni nido o infanzia, e sono emerse più difficoltà dei bambini nel momento del distacco, aumentata la paura, l'ansia, anche la difficoltà di giocare con l'altro per molto tempo senza discutere o litigare o di stare a tavola per mangiare.

I tempi passati in famiglia, con  i nonni, l'apprensione dei genitori davanti ad un pianto o a " voglio stare con te" sono diventati enormi macigni che influenzano l'ambiente e l'esperienza educativa

Mai come in questo momento è importante lavorare ed educare insieme.

"Né la scuola, né la famiglia, possono farcela da sole oggi. EDUCARE é troppo difficile, è un compito che non sopporta più la solitudine". Così dice  Paola Milani , pedagogista e psicoterapeuta, a proposito del momento che stiamo vivendo.

La crescita, l'evoluzione di un bimbo è sempre in divenire, ed è il risultato tra genetica e ambiente.

E' chiaro che prendersi cura dei bisogni dei bambini, come aiutarli a stare in un gruppo di coetanei e non solo con i genitori , i nonni e gli zii, diventano fattori fondamentali di maturazione.

Quando si parla di prendersi cura, significa, esserci, ascoltare, dialogare, giocare, accudire, fornire stimoli, leggere, scoprire, dare affetto.

Ma anche lasciar fare, avere relazioni con i bambini, senza il nostro continuo controllo,  stabilire regole e dire dei no, saper prendere delle decisioni .

La famiglia rimane l'area più influente nello sviluppo cognitivo, emotivo e personale di un bambino.