L'abbraccio è un gesto importante di affetto, di coraggio, di condivisione , di coccola.
I bambini li abbracciamo per dimostrare il nostro voler bene, il nostro sostegno, la nostra vicinanza, la nostra protezione.
Davanti ad una paura, ad un dolore per l'adulto, ma ancor di più per un bambino, abbracciarsi è come dirgli" sono con te , non ti lascio sola/o".
Ci avviciniamo alla Pasqua e siamo spesso in difficoltà e indecisi su come viverla insieme ai bambini.
E' una tristezza che ai bambini arrivi solo il lato consumistico della festività, senza entrare nel significato dei simboli, tanti, che vengono rappresentati e utilizzati.
Come adulti, al di là della fede, siamo in difficoltà a decidere, e come, parlare ai bambini di sofferenza, morte, dolore e... Vita e resurrezione.
Eppure la Pasqua è la festa delle feste, è la più bella storia d'amore, è la festa dell'abbraccio.
Fino a 3 anni i bimbi, non comprendono il concetto di morte, ma vedono attorno a loro, smarrimento e confusione.
Dai 4 anni già nelle storie, nelle favole, la sofferenza, l'emozioni compaiono e attirano l'attenzione dei bambini.
Ancora oggi sento genitori o nonni che davanti a poca obbedienza, citano il lupo, come simbolo di male e paura.
I bambini ascoltano attentamente le storie e con i loro tempi, con le loro domande, capiscono e ..." crescono", imparano a confrontarsi e gestire le emozioni, sempre con l'adulto compagno di viaggio.
Utilizzando parole chiare, racconti lineari senza vocaboli difficili, anche la storia della sofferenza, la morte di Gesù, il dolore dei suoi amici e sua madre, verrà pian piano compresa, attraverso quell'empatia che è indispensabile per capire e conoscere gli altri, conoscere così che oltre il NOI, ci sono altri , con emozioni , gioie e sofferenze. L'empatia porta a crescere e superare fragilità emotive.
Ma tutto questo con L' ABBRACCIO " sono con te, non ti lascio solo".
E così la Resurrezione sarà la scoperta di una festa, dove il bene vince sul male, dove l'amore fa la differenza su tutto.