" dai adesso fate la pace, abbracciatevi..." frase classica dopo che due bimbi hanno litigato, per un gioco, un materiale...
Oggi più di ieri, come adulti, abbiamo il compito e la responsabilità di essere educatori di pace.
Fare la pace, chiedere scusa, non è solo un azione, ma è un processo in cui"fare la pace" è il punto di arrivo, soprattutto quando un bimbo è addolorato, spaventato e arrabbiato.
E' chiaro che l'adulto che interviene, si fermi un momento per evidenziare insieme ai bambini, cosa è successo, per comprendere l'accaduto, e trovare una soluzione.
I bambini si accorgono se un adulto presta attenzione alle loro emozioni, sentimenti, in questo caso alla rabbia o al dolore, ed è pronto ad ascoltare i diversi punti di vista e trovare insieme un modo per non litigare.
A quel punto, ritrovata la calma, le scuse hanno un valore, diventano spontanee. Fatte con un sorriso, un abbraccio, un bacio, ma con la voglia di tornare a giocare...insieme, o anche separati, ma tranquilli.
Fare la pace significa..." andare avanti" e diventa occasione di crescita, comprensione. Ma anche un ripartire con la relazione.
Come sempre l'adulto deve dare l'esempio, chiedendo scusa quando si esagera con la voce o quando si è compiuto un torto o aver preferito il cellulare o la tv, al tempo da condividere con i figli, oppure ad ascoltare senza interrompere o utilizzare parole gentili come grazie, prego, per favore, scusa.
Con i bambini è importante affrontare anche il tema della guerra, cos'è, perchè, come reagire e sicuramente i libri, i racconti ci aiutano in questa riflessione, per trovare anche modalità da utilizzare nella vita di tutti i giorni.
Sicuramente i bambini vanno protetti da immagini troppo violente o cruente, non avendo strumenti adatti cognitivi ed emozionali per comprenderli... per cui importante è provare " a mettersi nei panni dei bambini".