Giocare è un'attività seria.
Costruire e modificare, inventare e provare, far cadere e ricominciare, esplorare e comunicare : queste sono le caratteristiche che un bambino mette in atto con i GIOCHI.
Quanto tempo passato con le bilie e la pista scavata in terra o le palline dei ciclisti. Si studiavano e ci si accordava sulle regole, si tifava , si discuteva e si faceva pace.
Poi è venuta l'epoca dei Giocattoli "pensati dagli adulti", sempre più futuristici, creando un mercato e condizionando il tempo dei bambini.
Ma se ci facciamo caso , un Gioco acquistato, molto colorato e accattivante, attira l'attenzione di un bimbo per un tempo più o meno limitato, se non essere dopo poco dimenticato.
Per un bambino può essere un gioco tutto ciò che stimola la fantasia, dà l'opportunità di costruire , imitare, cambiare in corso anche l'utilizzo e chiaramente relazionarsi.
Con un gioco , il bambino crea legami di intimità anche con i genitori. La cosa migliore è STARCI , rispettando le sue regole, le sue modalità, lasciando la possibilità di sbagliare e soprattutto non inserirsi con " aspetto che ti faccio vedere io come si fa".
Se come educatori entriamo nell'ottica che il Giocattolo è un modo per entrare nel mondo dei bambini, accettando le loro regole e i loro svolgimento, creeremo un legame di forte condivisione.
I giocattoli sono il mezzo per i bambini per giocare e il gioco ti aiuta a capire e conoscere la vita.
E' una cosa seria.
Provate a contare quanti giochi avete in casa ...quanti esagerati stimoli, troppe distrazioni e di conseguenza incapacità di attenzione e concentrazione per tempi prolungati.
Il giocattolo non serve per "distrarlo" o sostituire il genitore , ma come strumento educativo.
Gioca con i bambini e ti faranno entrare nel loro mondo reale e ...fantastico, condividendo storie ed emozioni.