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venerdì 5 marzo 2021


" Questi sono i binari, questa è la locomotiva, questi sono i vagoni" . Gabriele di 2 anni racconta, indicando un trenino giocattolo creato con fantasia, ad altri bimbi della sua sezione. Lo ascoltano, e se qualcuno dice che non è vero, lui ribatte seccamente  " Certo che è vero  io li ho visti alla stazione con mio babbo e me li ha spiegati tutti".

Mai come in questo periodo ci accorgiamo di quanto è importante ciò che abbiamo intorno, ciò che è presente nel nostro paese, nella natura che ci circonda. 

Per i bambini dovrebbe essere sempre così: avere approcci alla vita reale,  scoprire e conoscere ciò che c'è intorno, toccando con mano  e guardando con i propri occhi e non quelli teleguidati o virtuali.

L'esplorazione della realtà, che può essere la piazza del paese, i negozi, come i parchi e il fiume, sono un arricchimento che è altro dal libro , dal film visto su tabled. Dalla conoscenza del territorio, parte una cultura di appartenenza, che aiuta a comprendere, pian piano che esiste un'organizzazione, una comunità.

Penso a come le educatrici  del nido e infanzia, quando propongono ai bambini, la natura in base alle stagioni. Quando presentano l'inverno, vi sono esplosioni di idee per rappresentare la neve: polistirolo, neve artificiale, carta igienica, bambagia  ...... e tutti i bambini a toccare, giocare con il materiale proposto. Ma quando arriva la neve VERA, le espressioni cambiano , i sensi sperimentano aspetti non certo verificabili con la neve FINTA.

Dove è possibile e quando, favorire l'esperienza sul posto, della scoperta degli animali , dell'odore del fieno, o del mangiare e giocare con la frutta è altro rispetto alla fantasia.
Anche per la città, la nostra comunità, è un modo per essere in rete e mettere in relazione, non solo a parole, ma vivendo esperienze.
Penso con piacere a quando una sezione di 5 anni ha incontrato in municipio il sindaco: a parte l'attenzione e la curiosità, mi hanno sorpreso le domande fatte che spaziavano da pura curiosità ( ma dormi qui?) a se lui era potente come un re e  la città era il suo popolo.





 

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