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martedì 14 ottobre 2025

...PROTEGGERE I BAMBINI..

Nell'intenzione i genitori, gli insegnanti, gli educatori hanno sempre questo obiettivo o scopo nella relazione educativa. Cura è proteggere.

Come spesso accade vi sono fraintendimenti sul significato e sugli obiettivi.

L'ansia, la fretta di questi tempi ci fanno agire senza tenere sempre in considerazione gli aspetti principali della protezione.

Sicuramente garantire la salute, la sicurezza fisica ed emotiva è il primo aspetto a cui si pensa.

Ma il rischio di avere atteggiamenti iper protettivi, vivendo con ansia ogni movimento, esperienza, emozione, e vedere pericoli ovunque, orientando il comportamento del bambino verso una direzione precisa ...porta a risultati deleteri.

Il compito dell'adulto non è sostituirsi al bambino, ma dargli fiducia, fargli vivere esperienze di autonomia, stimolare la curiosità e l'apprendimento, offrirgli un ambiente adeguato, esserci dopo un'esperienza di paura, di litigio, di caduta, con un sorriso, un abbraccio, un incoraggiamento.

Proteggere non significa evitargli il dolore, ma fornirgli gli strumenti per superarlo per poi ripartire.

Se i bambini "assorbono tutto" lo fanno anche con le nostre paure, ansie condizionando autostima e sicurezza nelle relazioni.

Essere adulti presenti, dare sicurezza , ESSERCI...nel momento in cui "cadono", chiaramente anche redarguire, ma fornire la certezza che il nostro sguardo è su di loro e si possono fidare di noi.

 

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