Proviamo a fare un'osservazione, così come si fa al nido, della nostra società, ascoltando con attenzione ciò che succede : tra le tante cose notate , il tema regole e il loro rispetto o meno è sempre presente.
Il dibattito sulle REGOLE , avviene però in modo disordinato, violento, provocatorio, accusatorio.
Raramente costruttivo. Cambiamo visuale.
Proviamo a volgere lo sguardo ai nostri bambini e all'esperienza del gruppo che vivono a scuola, nello sport, a musica, agli scout o in parrocchia: ognuno è importante, e, per il bene di tutti , per la serenità , perché nessuno si faccia male, chiediamo il rispetto di alcune norme. Tutti ascoltano, commentano, ma si impegnano, in modi diversi, a rispettarle, perché le regole rassicurano, e diventano dei punti di riferimento precisi che aiutano ad essere uniti nella diversità e singolarità.
Stessa cosa nelle famiglie, dove i "grandi" devono essere esempi credibili e coerenti.
Provate a immaginare bambini in un gioco di gruppo senza regole: è il caos. Loro stessi , quando vivono i momenti di gioco libero, a piccoli gruppi inventano dei loro giochi , stabiliscono norme perché ... "così ci si diverte di più ".
Se non siamo noi coerenti nei patti educativi è come se un genitore spiegasse al proprio figlio che il fumo fa male , con la sigaretta in bocca.
Ma la cosa di cui i bambini sono grati ai genitori è la richiesta di poterli seguire e obbedire. SI OBBEDIRE.
Le regole danno sicurezza e i genitori danno un'educazione che non si risparmia ( , che è lì per farsi vedere, toccare amare, che sa essere presente e coerente . Per cui obbedisco.
Nessun commento:
Posta un commento