Davanti a genitori separati, davanti a rancori e "appunti" di tutto ciò che fa l'altro o l'altra, è davvero difficile chiedere di immedesimarsi nei figli, nel provare a capire cosa vedono, sentono, quali emozioni provano.
Da entrambe le parti ritengono di stare molto attenti a non turbare i bimbi, eppure ci sono disattenzioni o gesti e parole impulsive che lasciano il segno.
Una delle cose fondamentali che va evitata, è parlare con altri, dei figli, a voce alta, per sottolineare difetti, difficoltà , capricci.
Si pensa spesso che i bimbi sotto i 3-4 anni non capiscano... invece assorbono tutto, l'ansia, le difficoltà e paure del genitore, la rabbia o la tristezza.
Un bambino anche di 1-2 anni, sente benissimo che c'è qualcosa che non funziona tra i genitori.
E allora va rassicurato che non c'entra nulla in quello che sta accadendo, e l'amore del babbo e della mamma, ci saranno sempre. Come?
Stabilire tempi e modi da condividere, che portino complicità e serenità, che sia gioco, lettura, una passeggiata, SICURAMENTE senza cellulare, tutta dedicata a loro, anzi scelto con loro.
Attenzione a non cadere nel raccontare " errori" dell'altro genitore. Il bene del bimbo è al primo posto. Il massimo è mantenere un dialogo tra i due genitori.
Non cedere a ricatti e capricci, che dimostrano le difficoltà del figlio, perché voler bene è anche saper dire di no. Sapere dare riferimenti sicuri per la crescita. Coccolarlo, ma non comprarlo con giochi, cioccolate e merendine o utilizzo del cellulare.
I bambini lavorano molto di immaginazione, sta a noi il compito di rassicurarli, mettere un filtro, con comprensione, atteggiamenti affettuosi in modo che prima o poi possano esprimere i propri sentimenti ed essere ascoltati e capiti nelle loro paure.
Nessun commento:
Posta un commento